BOTTA E RISPOSTA
Fasano di Bari: per Tedeschi non c'è alcun vincolo
Francesco Tedeschi chiude il botta e risposta con l'onorevole Vitali: nulla vieta ad un comune di chiedere l'annessione alla città metropolitana
FASANO - Nelle ultime ventriquattr'ore abbiamo assistito a quanto la norma in materia di riordino delle province sia di difficile comprensione e il "botta e risposta" tra l'onorevole Vitali e Francesco Tedeschi ne sottolinea le criticità.
Dopo l'ultima nota dell'onorevole francavillese in cui si legge come un comma del nuovo articolo 18 della legge 135/2012 vincolerebbe Fasano a Brindisi quale Provincia non soppressa, Il nostro lettore Francesco Tedeschi ha desiso di replicare con quanto riportiamo fedelmente "dopo aver letto la replica dell'on. Vitali, ribadisco che non c'è nessun “comma” o altra forma di ostacolo che non renda possibile al Comune di Fasano di fare parte della costituenda città metropolitana di Bari, perché il contesto normativo di riferimento non è limitato alla sola lettura dell'art. 18, comma 2 della Legge 135/2012, ma è più ampio e articolato.
È vero, - continua Tedeschi - la norma citata evidenzia come i comuni che fanno parte della provincia soppressa e trasformata in città metropolitana, possono aderire ad essa oppure aderire ad una provincia limitrofa, ma non vieta – né in modo diretto, né in modo indiretto – che un comune appartenente ad una provincia limitrofa possa chiederne di farne parte, per la semplice ragione che si tratta di un riordino delle circoscrizioni provinciali espressamente previsto dall'art. 133, comma 1 della Costituzione e dall'art. 17, comma 3 della citata legge 135/2012, che cosi dispone: “Le ipotesi e le proposte di riordino tengono conto delle eventuali iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali esistenti alla data di adozione della deliberazione di cui al comma 2”, cioè al 20 luglio 2012, data di approvazione della deliberazione del consiglio dei ministri con il quale sono stati determinati i criteri per il riordino delle province, ai sensi del citato art. 17, comma 2 della L. 135/2012.
Tale assunto, (ribadito nella citata deliberazione) è, infine, confermato dal Ministero per la pubblica amministrazione e innovazione, il quale nel volume “Le Province, istruzioni per l'uso”, (pag. 22 quesiti 5 e 6 e pag. 32, quesito 31), afferma quanto segue:
Domanda: Nel contesto del riordino, i comuni possono attivare iniziative volte al proprio spostamento da una circoscrizione provinciale ad un'altra?
Risposta: Sì, senz'altro, trattandosi di facoltà loro attribuita direttamente dall'articolo 133, primo comma, della Costituzione; tuttavia, tali iniziative potranno avvenire soltanto: - all'interno della stessa Regione - nel rispetto della continuità territoriale di ciascuna Provincia. (...)
Domanda: I comuni non facenti parte del territorio di una Provincia destinata a diventare Città metropolitana, possono attivare iniziative volte al proprio spostamento in tale Provincia?
Risposta: Si.
Domanda: Il territorio delle Province destinate a divenire Città metropolitana potrà ampliarsi con l'adesione di nuovi comuni o province?
Risposta: Si, per quanto attiene ai Comuni. Non è invece consentito che una o più province siano accorpate in seno ad una delle province sopprimende, per esplicita previsione contenuta nella deliberazione del Consiglio dei ministri del 20 luglio 2012."
Come giornale daremo sempre la possibilità di riplica ma ci dispiacerebbe tantissimo che un così delicato argomento degenerasse in una lite da pianerottolo tra vecchi vicini di casa.
di Redazione
17/10/2012 alle 08:45:21
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